“ORTATORE NAUTICO (antic.). Eccitatore dei marinai; hortator nauticus, detto dai Romani anche portisculus. Suo ufficio era il dirigere i remiganti e dar loro legge; ed era perciò distinto dal governatore o maestro della nave, capo di tutti, che stava al timone, chiamato gubernaculum, o clavus (manico del timone). In tre modi reggeva l'Ortatore i remiganti. Con una pertica in mano, donde a lui il nome di Portisculo. Questa pertica fu delta anche Casteria; ma corrottamente. Terminava in martello; e pare che l'esortazione di pendesse dal batterla forte col mazzuolo sopra asse, o trave; e secondo la diversità e il vario numero delle percosse significasse i varii comandi. - Gli altri due modi di esortazione nautica si facevano l'un colla voce, l'altro con qualche strumento musico. V'erano certe formole con metro, cioè con voci di sei piedi antidattili. Il terzo modo era lo strumento. Da Asconto pare che si adoprasse la cetra, come i Cretesi per cominciar la battaglia. Plutarco nella nave di Cleopatra dice che il Geleusma si faceva al suon della fistola e della tibia; remi argentei agitabantur ad fistulae, tibiaeque modos. Celeusma era detto l'Ortatore nelle piccole barche da fiumi appena navigabili. Ma lo strumento più frequente era la buccina, o la tromba. Le navi erano a più ordini di remi. Conveniva che si udisse distintamente per tutto. Stava l'Ortatore per legge nel luogo in mezzo della nave, che rimaneva vuoto fra i transtri, e restava ne' vascelli coperti, ossia nelle quinqueremi, sotto del superior tavolato, o Catastroma. Ma non sedeva come i remiganti. Alcuni vogliono che stesse immobile in piedi; altri che passeggiasse; e questo par che si raccolga da Isidoro che spiega le diverse parti delle navi; e parla della Via Agia o Agea: Agia via sunt loca in navi per quae ad remiges Hortator accedit. Talvolta però si trova che l'Ortatore dava il segno dalla poppa.”
[Dizionario Universale Archeologico-Artistico-Technologico, Rusconi, 1861]